mercoledì 25 aprile 2007

LETTERA 3

Confermo il pieno appoggio all' idea del gruppo di minoranza Dimmi, di lasciare la decisione a tutta la popolazione sulla scelta di avere la Tangenziale a Vado, quindi ben venga un referendum al riguardo.
Io in merito sono favorevole alla trasformazione dell'attuale autostrada in tangenziale, in quanto ne sono direttamente interessato. Infatti sono costretto a subiere costantemente le conseguenze negative di una via ( Val di Setta ) che è molto trafficata, soprattuto da veicoli pesanti, e lo sarà sempre di più.
L'unica soluzione per il bene e la sicurezza non solo personale, ma di tutto il paese rimane la trasformazione dell'autotsrada in tangenziale, soluzione che penso sia condivisa da tutti e occasione da prendere al volo, che non si ripetera' una seconda volta in futuro.
Sarei grato, sicuro che ci saranno sviluppi di ricevere informazioni.

Lettera firmata

LETTERA 2

Gentili signori,

desidero ricevere ed essere informato su eventuali iniziative riguardanti la realizzazione della tangenziale a Vado.

Distinti saluti

Lettera firmata

LETTERA 1

Ho letto il vostro articolo informativo in "La voce comune".
Sono residente nel comune di monzuno e sono interessata a sapere come procede la trattativa. Se fate una raccolta firme, io con la mia famiglia ci siamo!

Grazie

Lettera firmata

W IL SITO DEL COMUNE DI MONZUNO!!!!!

no, dico, ma lo avete visto il sito del comune di Monzuno?
tanto per non fare capire niente si mettono insieme cose che poco o nulla hanno a che fare con il problema del traffico o addirittura con il buon senso.
Un gran mucchio di propaganda (si cita addirittura un TEATRO POLIFUNZIONALE) e, solo in coda, come fosse un argomento di secondo ordine, un po' di EDILIZIA CONVENZIONATA.
E se fosse questo il vero e unico scopo di questa operazione unica in Italia e cioè di demolire una infrastruttura esistente con centinaia di località italiane che fanno la fila per avere una tangenziale che non hanno.
Insomma, mi pare che in questo caso il "cui prodest" (a favore di chi si fa una certa cosa) sia la domanda da porsi.
L'ammistrazione sta spianando la strada a qualche costruttore amico?
enrico montevecchi

lunedì 23 aprile 2007

I CITTADINI CI SOSTENGONO

Vorremo riporta una lettera che ci è giunta la nostro indirizzo di posta elettronica da un abitante della zona. Una lettera che prendiamo ad esempio di molte altre.

Esprimo sicuramente parere FAVOREVOLE alla tangenziale di Vado per ovvi motivi di inquinamento del paese causato dal passaggio di numerosi autocarri che trasportano il terreno destinato alla costruzione di piastrelle in ceramica nella zona di Sassuolo, traffico molto sostenuto e soprattutto pericoloso per gli abitanti.

Io abito a Montorio ma avendo vissuto a Vado per molti anni ho mantenuto le mie abitudini in questo paese (banca, Coop, dottore, farmacia, ecc.) e quindi mi reco spesso, però se dovessi andare a Sasso Marconi o Bologna che senso avrebbe transitare per Vado quando, se vi fosse un tangenziale, si potrebbe evitarlo.

Quindi tengo a ribadire che la tangenziale NON ALLONTANEREBBE I SUOI "CONSUMATORI" che si recano nei vari esercizi del paese ma servirebbe ad alleggerire il traffico nel centro del paese nel caso necessiti proseguire oltre senza fermarsi a Vado.

Purtroppo non posso partecipare alla riunione del 2 marzo p.v. per impegni già programmati.

Grazie. Maestri Massimo - Montorio -

IL COMITATO IN PROVINCIA

Venerdì 16 aprile il comitato è stato ricevuto in provincia. In questa sede abbiamo spiegato le nostre ragioni e consegnato le oltre 700 firme raccolte fra la cittadinanza.

Ecco il testo che abbiamo letto in provincia:

A nome del comitato ringrazio la commissione consiliare e in particolare l’Assessore Prantoni per averci ricevuti per ascoltare le nostre ragioni. Dai giornali sappiamo che lei, assessore, è particolarmente attento e sensibile a casi come il nostro: di miglioramento della viabilità stradale. Ne abbiamo avuto un esempio con la felicissima soluzione della bretella che unisce il casello di Sasso Marconi – Cinque Cerri al paese. Quindi ci sentiamo fiduciosi, comunque vada l’esito finale, perché abbiamo davanti interlocutori di piena fiducia. Ci sentiamo di ringraziare il consigliere Leporati, anche se lo riteniamo parte interessata essendo un ex-vadese con la madre abitante tutt’ora a Vado. Questa udienza la sentiamo come un atto di democrazia della quale ne sentivamo il bisogno. In un certo senso ci riconcilia con le istituzioni. Almeno la provincia.

La tangenziale di Vado si farà? Noi portiamo il nostro SI, avvallato da queste firme dei cittadini di Vado raccolte spontaneamente in un sondaggio fatto alla buona. Non un referendum come il Sindaco ipotizzerebbe, suggeritogli dalla minoranza consiliare.
C’è una curiosità che vale la pena sottolineare: esattamente 70 anni fa, gli abitanti di Vado ebbero l’opportunità della dismissione della ferrovia di servizio per la costruzione della direttissima Bologna – Firenze di farsi una circonvallazione. Così la chiamarono allora. Anche allora era già realizzata per l’80%; bastava seguire il vecchio tracciato della ferrovia. L’unico problema, come oggi, era il riallacciamento con la provinciale a sud, cioè verso Firenze. Oggi abbiamo la dismissione del pezzo di autostrada, ed anche oggi, l’unico problema è l’inserimento a sud verso Firenze, della tangenziale. Allora fu superato l’ostacolo, lo auspichiamo anche oggi.

La circonvallazione fu una scelta felice per Vado. Oggi fa parte della strada provinciale 325 ed è parte integrante della viabilità del paese. Ha costruzioni abitative su ambo i lati. Abbiamo la scuola media, materna e elementare a stretto margine della strada ( come potete vedere nelle foto allegate).
Abbiamo una tangenziale pronta all’80%, perché non completarla?
Altri paesi la invocano. Anche il nostro capoluogo Monzuno la sta costruendo, addirittura con i proventi dell’autostrada; perché Vado no? Chiediamo scusa se non abbiamo da esporre esaurienti elaborati tecnici, quel poco che presentiamo è roba nostra. Siamo un comitato di cittadini che si sono messi in moto quando hanno capito di dover difendere i propri diritti.
Qui di seguito elencheremo le argomentazioni che, a nostro parere, consigliano, alle istituzioni, di mantenere l’attuale tratto di autostrada che lambisce Vado e adibirlo a tangenziale:
SALUTE: è da circa 20 anni che gli abitanti si lamentano per come il traffico giornaliero “sfreccia”, nonostante i limiti di velocità, sulla Val di Setta, ex-circonvallazione, compresi anche i TIR delle cave Iris. Sollevano polvere e scarichi degni di essere controllati dall’Arpa. L’unica fortuna che ci è rimasta è che la nostra è una vallata abbastanza ventilata. I nostri figli vanno nelle tre scuole: materna elementare e media, tutte hanno finestre su via Val di Setta e non ci sono barriere o piante che fanno da protezione. Non sappiamo quantificare il numero degli automezzi che giornalmente transitano; noi pensiamo nell’ordine di qualche migliaio. Portarne una grossa percentuale fuori dal paese è sempre un fatto salutare. Ne guadagnerebbe la qualità della vita.
SICUREZZA: Togliere traffico da un’arteria principale del paese è di per se un fattore di sicurezza. Oggi, questo problema, è fortemente sentito. La possibilità di usufruire delle nostre strade in sicurezza, tanto più che, come abbiamo ricordato sopra tutte le nostre scuole si affacciano sulla strada è per i cittadini prioritario. Qualche rischio di incidente è già accaduto; non vogliamo saltare agli onori della cronaca nera, non vogliamo avere né morti, né colpevoli. Abbiamo anche la fermata dell’autobus che restringe la carreggiata ed essendo situate vicino agli incroci finiscono per togliere visibilità, aumentando la pericolosità. Non parliamo poi, di quando l’autostrada, per incidenti manda il traffico sulla provinciale 325 per scavalcare l’intoppo, allora è veramente l’inferno. Non si riesce ad attraversare nemmeno sulle strisce pedonali, se non a proprio rischio.
AMBIENTE E URBANISTICA: l’autostrada è del 1960, ha 47 anni. Degli attuali abitanti di Vado sono una piccola minoranza quelli che si ricordano come era prima. Poter avere una tangenziale vuol dire allontanare il traffico di passaggio dal centro del paese e liberarlo permettendo agli abitanti di vivere e di gestire i propri spazi urbani con traffico molto ridotto, diciamo strettamente locale. Dal comune, molti anni fa, fu fatto uno studio, una proezione del futuro di Vado. Le infrastrutture del paese (scuola e servizi vari), potevano sopportare fino ad una popolazione di 2500 abitanti, il superamento avrebbe travolto tutto l’impianto del paese. Siamo oltre. Lo spazio che si verrebbe a liberare distruggendo l’infrastruttura sarebbe spazio che l’autostrada strappò al letto del fiume, quindi dovrebbe essere terreno demaniale e non edificabile; creerebbe se resa edificabile una periferia avulsa dal paese. Parlano di parco fluviale; è da20 anni che lungo il Setta dovrebbe nascere un parco fluviale. La demolizione di due ponti, quello sul fiume e l’altro sulla direttissima Bologna – Firenze, siamo certi che creeranno problemi ecologici e ambientali di non facile risolvibilità. La trincea della Creda profonda 15-20metri e lunga 500-600 metri rimarrebbe come una ferita aperta, una frattura fra una parte e l’altra del paese. Non credo venga riempita e portata alla sua colmatura originaria. Costi elevatissimi e di improbabile esecuzione. Lasciata così diverrebbe ricettacolo di ogni immondizia. Ripetiamo e concludiamo:tutti vogliono una tangenziale, noi l’abbiamo già all’80%. La possibilità che possa venire distrutta ci riempiesi rabbia e amarezza, ed è per questo che siamo qui a perorare la nostra causa.

TANGENZIALE ?

Nel giornalino del Comune la Voce del Comune Informa n°5 del luglio 2006, il sindaco Andrea Marchi scriveva con enfasi sul problema della dismissione del tratto di autostrada di Vado: ”Attribuiamo alla questione una importanza fondamentale per il futuro della zona e del paese. Con la Regione, Provincia e altri comuni della vallata e Autostrade stiamo cercando di capire attraverso un’ indagine approfondita; le conseguenze e le opportunità che sono immaginabili a seconda che si confermi la scelta dello smantellamento completo della vecchia autostrada a Vado o la sua destinazione a tangenziale dell’abitato. Qualunque sarà lo sbocco finale, esso si realizzerà attraverso il massimo coinvolgimento della popolazione. La richiesta di un referendum da parte della minoranza consigliare rappresenta un ulteriore elemento in questo cruciale dibattito.” Siamo a fine ottobre e i cittadini di Vado vedono che la variante di valico ha già superato il paese, ha già dimesso la parte vecchia dell’autostrada che potrebbe essere usata come tangenziale.

Il Sindaco, di tutto quello che ha scritto, ha reso noto nulla ai cittadini, non ha creato l’occasione per realizzare “il massimo coinvolgimento della popolazione”. Evidentemente l’indagine approfondita non ha ancora toccato il fondo, dal momento che attribuisce alla decisione una “importanza fondamentale per il futuro della zona e del paese”. Con la Regione, la Provincia ed i Comuni interessati non sono ancora riusciti a capire se è valida la scelta della tangenziale. Considerando che già dalla fine del 2005 si è parlato che era già in atto questa indagine approfondita, fa pensare a due considerazioni: o è un parto molto difficile, e a questo noi non crediamo; oppure è un voler tirar per la lunghe, per motivi a noi decisamente sconosciuti, ed certo che così non si potrà più realizzare. Tutto questo loro silenzio e questo comportamento ambiguo sembra dare una conferma della scelta già fatta da parte della giunta, che a tuttora, dopo ripetute richieste, non ha dato risposte minimamente convincenti per il loro non interesse verso questa opera indispensabile per la cittadinanza di Vado. Considerato che la quasi totale cittadinanza di Vado compresi i cittadini di fede e simpatizzanti del PDS, (che poco tempo fa ,hanno avuto un incontro a Vado con la propria segreteria di partito,riuscendo ad ottenere un loro impegno per la costruzione della tangenziale),sono molto delusi per come l’amministrazione comunale li sta trattando. Se le cose andranno avanti così siamo certi che la variante di valico sarà finita e noi staremo ancora qui ad aspettare se la tangenziale di Vado è fattibile o no (Vedi nodo di Rastignano). A Sasso la” bretella” che unisce la vecchia uscita del casello con il nuovo casello dei Cinque Cerri usufruisce del vecchio tracciato e questa strada la usiamo anche noi della vallata del Setta per arrivare alla Porrettana. E’ una soluzione validissima come lo sarà lo Nuova Porrettana che affiancherà l’Autosole.

Perché non dovrebbe essere valida e quindi fattibile la tangenziale di Vado. Il comitato pro tangenziale ha già fatto richiesta , all’amministrazione comunale, per un consiglio comunale aperto agli interventi del pubblico, da svolgersi a Vado. Stiamo aspettando una loro risposta (sperando che sia imminente), nel frattempo cercheremo di tenere informati i cittadini, di come progrediscono le cose, tramite tutti i mezzi d’informazione in nostro possesso.

PERCHE' IL COMITATO

Abbiamo deciso di formare un comitato che osservi, con attenzione lo svolgersi dei lavori della variante di valico e anche della, per noi decisiva, situazione del tratto di autostrada che dovrebbe essere utilizzato come tangenziale per Vado”.
Riteniamo che il mantenimento della struttura e la sua trasformazione in tangenziale possa migliorare la qualità della vita a Vado. Infatti, il traffico verrebbe smistato verso la tangenziale risolvendo così i problemi di inquinamento acustico e di inquinamento del centro del paese. Inoltre si potrebbe realizzare una nuova urbanistica del paese rendendolo più a misura d’uomo. Crediamo che da questa soluzione e cioè che con il mantenimento della tangenziale ne possano trarre vantaggio tutti i cittadini, per fare alcuni esempi: la scuola elementare non verrebbe più a trovarsi su una via trafficata, il centro potrebbe divenire un “salotto”, per esposizioni, eventi e altre manifestazioni che servano per ridare vita al paese, da questo potrebbero trarne beneficio anche i commercianti che con più persone vedrebbero crescere il loro giro d’affari.
Siamo anche convinti che non ci dovrebbero essere svantaggi; infatti, la maggior parte dei comuni della provincia di Bologna si è dotata di tangenziali.
Maurizio Marzadori