giovedì 12 luglio 2007

CONSIDERAZIONI GENERALI SU QUANTO ESPOSTO IN UNA RIUNIONE A VADO DAL RAPPRESENTANTE DEL COMUNE

Le due ipotesi delllo studio di fattibilità: dismissione e ricollocazione (ricollocare significa togliere qualcosa da un posto e collocarlo in un altro.... ergo il tratto di autostrada dismessa viene demolita in tutti i casi e nella migliore delle ipotesi ricostruita altrove??????)

Strumenti a disposizione dei tecnici per la valutazione
1-?
2-?
3-?
4-?
5- ascoltare la popolazione (forse?)

Obiettivi dello studio:
dare a comune, provincia e regione gli strumenti per decidere quale delle due ipotesi darà UNA VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E PAESSAGGISTICA DI VADO

CONTRADDIZIONI DELL'AMMINISTRAZIONE
Il tecnico farà lo studio in base a quello che dice la popolazione...... anche......
L'amministrazione mette sul piatto della bilancia (e quindi, si pensa, pende da quella parte) il programma dell'Ulivo (quindi la demolizione e la costruzione del parco fluviale).
PERCHE'
Ci sono cittadini che li hanno scelti per quella parte di programma (che è vangelo visto che viene tramandato di amministrazione in amministrazione.... e risale alla notte dei tenmpi... quando forse di traffico ce n'era un pò meno.... e che poco che la tirino per le lunghe sarà una scelta anacronistica èperchè ci si inventerà il teletrasporto e, quindi ovviamente la tangenziale non servrà più.
Non serve la tangenziale... o serve? "Il comune ha imposto a società autostrade di utilizzare il pezzo dismesso per i camion di materiali"
LE OSSERVAZIONI DEICITTADINI
Molti si sono riuniti inun comitato e, da parte dell'ammministrazione gli viene continuamente ribadito che ci sonocittadini "pro parco fluviale", ma non avendoli mai avuto modo di vederli, nè tanto meno di confrontarvicisi è ovvio che dicano che è l'amministrazione che ha questa posizione
Mancanza di:
1- comunicazione da parte dell'amministrazione verso i cittadini
2- trasparenza negli atti che compiono
3- trasparenza sui conti e sui finanziamenti della variante
4- confronto con i cittadini su problemi reali
Accusano l'amministrazione di:
1- incapacità nel valutare la pericolosità delle opere ftte in deroga e, male, e di mettere quindi a rischio la loro incolumità
2- non saper spendere anzisprecare i soldi pubblici
3- avere un ufficio tecnico, incapacwe nellamigliore delle ipotesi, servile o addirittura connivente nella peggiore... debole in tutti i casi..
tutto questo materiale è stato raccolto da una cittadina

domenica 24 giugno 2007

DOPO LA RIUNIONE

Abbiamo fatto quello che doveva fare il comune. Abbiamo incontrato i cittadini. Lo scorso 7 giugno il comitato che si batte per il mantenimento dell’autostrada, per utilizzarla come tangenziale ha organizzato una conferenza sullo stato della situazione. Ancora una volta il sindaco Marchi si è sottratto alle domande dei cittadini. A portare avanti la politica della giunta è venuto l’assessore Gerbi, il quale si è contraddetto più volte. Ha affermato, infatti, che l’amministrazione avrebbe mantenuto un atteggiamento neutro nella questione, per poi dire che questo non era il suo pensiero.
Caro signor sindaco non è così che si fa. Bisogna avere il coraggio di difendere le proprie idee. Se lei è per l’abbattimento del “ponte”, come scritto sul programma elettorale della sua lista, lo dica.
Non può sprecare soldi dei cittadini in studi di fattibilità inutili. Non può far perdere del tempo prezioso. L’Italia è un paese che ha bisogno di infrastrutture. Glielo chiedono i cittadini del suo comune e tutti gli italiani che, per svago o per lavoro si trovano a passare per Vado.
La tangenziale non rappresenta un pericolo per Vado, rappresenta un’opportunità di sviluppo e, non mi stancherò mai di ripeterlo.
Durante la riunione si sono sentite molte opinioni; la maggior parte, lo voglio sottolineare, a favore. Ci dispiace che non sia intervenuto il presidente della sezione dei ds di Vado. Avrei voluto che, come rappresentante del maggior partito del comune e ben sapendo che la locale sezione si è espressa all’unanimità per il mantenimento del “ponte” avesse portato il suo contributo a una battaglia trasversale. Il comitato non è espressione di una parte politica ma, ci sono persone di diversa estrazione sociale e di diverso colore politico che, lottano per dare un’opportunità di sviluppo a Vado.
Ora siamo in attesa dello studio di fattibilità ma, la giunta non pensi che ci arrenderemo molto facilmente.

giovedì 7 giugno 2007

INCONTRO CON I CITTADINI

FACCIAMO IL PUNTO SULLA TANGENZIALE
GIOVEDI’ 7 GIUGNO
IL COMITATO PER LA TANGENZIALE
INCONTRA I CITTADINI

ORE 21.00 PRESSO SALA DELEGAZIONE COMUNALE

domenica 27 maggio 2007

ECOMOSTRO 3

NON ESSERE UN DORMITORIO: OCCORRONO SERVIZI, IMPIANTI SPORTIVI, UN TEATRO POLIFUNZIONALE ED ANCHE EDILIZIA CONVENZIONATA.

MIGLIORARE LA VIABILITA' ED I PARCHEGGI: SI POSSONO SPOSTARE I DUE DISTRIBUTORI ORA A RIDOSSO DELLA SCUOLA ELEMENTARE, COSì COME SAREBBE POSSIBILE SPOSTARE IL SUPERMERCATO.

SICUREZZA PER IL PAESE DI VADO: CON LA DEMOLIZIONE E' PREVISTA LA MESSA IN SICUREZZA DELL'ABITATO DI VADO, DALLA PROBABILE PIENA CENTENARIA DEL FIUME SETTA, MEDIANTE IL PROLUNGAMENTO DELL'ARGINE (DAL PONTE VERSO LA COVA AL MURO DI SOSTEGNO ESTERNO DELL'AUTOSTRADA DA DEMOLIRE).

MANTENERE LA VECCHIA AUTOSTRADA SIGNIFICA SOLO AVERE PIù ASFALTO; LA STRADA PROVINCIALE CHE ATTRAVERSA IL PAESE DI VADO RESTA TALE E QUALE, NON DIVENTA UN GIARDINO FIORITO.

Mantenere la vecchia autostrada significa evitare altre manomissioni del territorio, significa togliere dalcentro il traffico di passaggio, quello che non ha bisogno di fermarsi, significa abbassare l'inquinamento, riprogrammare gli spazi necessari alla vita dei residenti, dotare il paese di un parco fluviale risistemando l'alveo e le rive, ricavando spazi ricreativi e sportivi, significa riprogrammare parcheggi e aree di sosta e ridisegnare la rete stradale interna dell'abitato. Ma queste sono le normali azioni che è lecito attendersi da un'amministrazione attenta ai bisogni dei propri amministrati.

RECUPERARE IL TERRITORIO E' UN VALORE PER LA COMUNITA' DI MONZUNO, PERCHE' SI RIQUALIFICA TERRENO DEMANIALE (CIOE' DI TUTTI).

Il territorio demaniale, è meglio saperlo, non è di tutti. Non nel senso che intende l'autore. E' invece un bene disciplinato danorme generali nazionali o regionali sottratto ad un uso di qualcuno, imprenditore, costruttore o comune. Inoltre, la legislazione in vigore nazionale o regionale, non ammette occupazione non solo dell'alveo del fiume (quello della piena centenaria), ma anche delle rive fino ad una distanza di 150 metri. Non c'è possibilità, dunque, di utilizzare aree fluviali e di risopetto fluviale per costruire, sia pure case popolari. L'esperienza che il nostro paese ha accumulato, gli effetti devastanti delle alluvioni sull'abusivismo osugli insediamenti in terreni vincolati dovrebbe far riflettere.
Il timore è che, dietro a motivazioni pseudonobili, di ecologismo di bassa fattura, si nascondano mire assai poco nobili: interessi di qualcuno, con l'avallo dell'amministrazione comunale a scapito dell'interesse più generale della popolazione.

SARA' INFINE IMPORTANTE UN CONFRONTO CON LAPOPOLAZIONE SU DATI AGGIORNATI E CERTI.

Un confronto serio richiede che non si bari nè sulle azioni nè sulle motivazioni. In caso contrario, non si avrà un confronto mail tentativo di imporre una soluzione utile solo a qualcuno, portando a supporto i risultati di grandi studi commissionati a grandi aziende, con grandi costi: e scarsa utilità per la popolazione.

Romano Zunarelli


giovedì 24 maggio 2007

ECOMOSTRO 2

Continuamio con la lettera del signor Zunarelli:

NON INGESSARE IL TERRITORIO: LA REALIZZAZIONE DEL PARCO FLUVIALE, CON L'ELEMINAZIONE DEL DEGRADO DELL'AREA ESISTENTE, ED IL COLLEGAMENTO CON IL PARCO DI MONTE SOLE PUò PORTARE SVILUPPO TURISTICO ED ECONOMICO.

Gli abitanti di Monte Sole potrebbero illustrare bene di quale sviluppo economico abbiano potuto beneficiare ... grazie ad una gestione vincolistica che, tra le altre cose, non ha neppure completato la strumentazione prevista dalla legislazione (Piano di sviluppo, accordo agro-ambientale, regolamentazione), il parco fluviale di Vado è un'opera di recupero e restauro dell'assetto fluvilae utile forse per l'assetto del fiume, per il tempo libero e per la salute dei cittadini se si allontani ulteriore quota di traffico dall'imbuto dell'abitato. Non si può ignorare che, in genere, lo sviluppo economico porta inevitabilmente con sè un aumento di flussi di traffico. Li vogliamo tutti in centro a Vado?
Il Sindaco ringrazia società autostrade di aver realizzato la tratta autostradale in galleria, il che ha diminuito l'inquinamento da rumore e forse quello chimico, e il nostro "faccendiere" proponedi mantenere più traffico possibile, quello attuale e quello che verrà, in mezzo alcentro abitato. Ha ragione il sindaco e parlare di sensazione nuova per il silenzio che avvolge Vado. Evidentemente, in abitanti non più abituati il silenzio non migliora la vita, ma porta disagi...

mercoledì 16 maggio 2007

AFFINCHE' SI SAPPIA SULL'ECO-MOSTRO DI VADO

Dal signor Zunarelli ricevo un foglio pieno di appunti. Il signor Zunarelli ha visto un sito www.tangenzialedivado.it nel qualesi definisce l'opera un Eco-Mostro.

Sul foglio di Zunarelli ci sono le contro-deduzioni alle affermazioni dei creatori (anonimi), del sito.
In grassetto riporto le affermazioni contenute nel sito. Riporto solo alcune delle affermazioni di Zunarelli; in un seconmdo tempo completerò il lavoro.

DEMOLIRE E RIMUOVERE L'ECO-MOSTRO
L'unica operazione di buon senso sarebbe quella di rimuovere l'autore o gli autori del sito, tanto coraggiosi danon avere il tempo e modo di presentarsi: Lo faranno se ci sarà da mietere allori....

NON SPRECARE IL TERRITORIO: PERCHè NON SI GIUSTIFICANO 800000 MQ. PER IL PASSAGGIO DI 2 AUTOMEZZI AL MINUTO (IN TOTALE SONO 1600 PASSAGGI AL GIORNO - DIVIDENDOLI PER SOLI 14 ORE CORRISPONDONO A2 PASSAGGI AL MINUTO.
Il manufatto esiste da almeno 40 anni. Un'operazione seria di demolizione, richiede una valutazione di impatto ambientale poichè nel frattempo madre natura ha ricostruito un prorio equilibrio e l'abbattimento costituisce nuova manomissione e dunque nuovo impatto. La demolizione richiede molti soldi. I materiali di risulta non possono essere portati sotto il viadotto del Pernizzo ma, secondo le prescrizioni di legge che li classifica come rifiuti speciali, vanno smaltiti in discariche idonee. Vado è interessato da polveri sottili, oltre la soglia ammessa. Difficile secondo ARPA e ASL "isolare" la o le fonti di taleinquinamento per rimediare. E' noto che le polveri sottili procurano un aumento di tumori nelle popolazioni esposte. E' noto che il traffico inquina, ma il nostro " faccendiere" sostiene che 1600 automezzi/giorno (da lui calcolati) non incidano sull'inquinamento. E dunque, pur di abbattere una strutturaesistente - che diverebbe una tratta di SP 325 mentre l'attuale in mezzo all'abitato diverebbe strada comunale, si propone di tenere sotto controllo tutto il traffico fra le case, nelle immediate vicinanze di scuole, palestre, bar e ristoranti.
E quando, in caso di incidente o neve, chiudesse l'Autosole, gran parte di quel traffico passerebbe dentro Vado, allietando la respirazione dei Vadesi, anzichè su una strada cheera stata pensata, a suotempo, anche per questa eventualità.

NON INCENTIVARE IL TRAFFICO; UNA STRADA A SCORRIMENTO VELOCE VORREBBE DIRE RIPORTARE PARTE DEL TRAFFICO CHE ORA VIAGGIA IN AUTOSTRADA SULLE NOSTRE TESTE CON CONSEGUENTE RITORNO DELL'INQUINAMENTO ACUSTICO E DELL'ARIA CHE RESPIRIAMO.
Un by-pass stradale di Vado non induce nessun traffico aggiuntivo: quelli che vanno per l'Autostrada siguardano bene dal mettersi in strada normale e quelli che transitano sulla SP 325 lo fanno se non hanno alternative. Gli autisti contrariamente a quanto pensa il nostro "faccendiere", non sono stupidi e sanno scegliere: se passano da Vado hanno interessi di Paese, se non hanno interessi sceglieranno la via più diretta per il luogo che devono raggiungere.

martedì 1 maggio 2007

PER NON FARE GLI IGNAVI

Da una parte bisogna stare, come dice il buon DANTE ALIGHIERI.
Mi chiedo, ma io da che parte debbo stare per la tangenziale????????????
Chissà, forse dovrò chiedere pre pareri a esperti e espertissimi prima di pronunciarmi???????????
Allora mi sono guardato in alto, anzi molto in alto per cercare questi espertissimi per sentirmi confortato un una mia scelta, ma ma ma ma ma ma, non mi accorgevo di mio figlio piccolo GABRIELE, che mi tirava per la camicia.
Mi diceva:PAPà CI SONO IO NELLA SCUOLA SULLA STRADA A RESPIRARE I FUMI DELLE MACCHINE E CAMION CHE PASSANO SOTTO LE FINESTRE,non i signori espertissimi!!!!!!!!!!!
Papà se puoi fa qual cosa anche per me, io da piccolino, da non esperto credo che se qualche macchina e camion passassero sulla tangenziale, forse, per noi piccoli bimbi chiusi dentro questa scuola con le finestre sulla strada ne gioveremmo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
IO, CHE NON VOGLIO ESSERE IGNAVO, sto CON GABRIELE
Sì ALLA TANGENZIALE

da TIZIANO NERI da RIOVEGGIO

ALLA FACCIA DELLA DEMOCRAZIA

Lo scorso dicembre avanzammo alla Giunta Comunale la proposta di tenere un consiglio comunale a Vado per parlare della tangenziale di Vado, richiedendo la presenza dell’Assessore alla Viabilità della Provincia.

La Giunta, contravvenendo allo stesso statuto comunale, non ci ha nemmeno degnati un una risposta. ALLA FACCIA DELLA DEMOCRAZIA!!!

Non ci hanno risposto, forse, perché loro sanno già cosa fare. Ti vogliamo proporre un breve estratto dal programma della lista Pervinca: l’avvio del progetto di recupero del Parco Fluviale del Setta, in corrispondenza della dismissione dell’attuale autostrada nella zona di Vado; si tratta di una vera occasione storica per ridisegnare tutta la parte del paese oltre la Provinciale, con ricadute importanti sull’intero abitato.

Ora ti chiediamo se puoi sostenere una Giunta che NON vuole lo sviluppo del tuo paese. La tangenziale significa, infatti, liberare Vado dal traffico e dall’inquinamento acustico e atmosferico e la possibilità di ridisegnare urbanisticamente il paese.

TANGENZIALE SIGNIFICA: POSSIBILITA’ DI AVERE MENO TRAFFICO ALL’INTERNO DELL’ABITATO, QUINDI MENO INQUINAMENTO ACUSTICO E ATMOSFERICO; POSSIBILITA’ DI MODIFICARE LA VIABILITA’ E RICAVARE UNA ZONA OFF-LIMITS PER LE AUTO; POSSIBILITA’ PER TUTTI NOI DI CREARE UNO SPAZIO DOVE INCONTRARCI PER FAR SI CHE, VADO NON SIA SOLAMENTE UN PAESE DORMITORIO.PER FAR SI CHE, QUESTO DIVENTI REALTA’, ABBIAMO BISOGNO CHE TU FACCIA SENTIRE LA TUA VOCE; CHE LA TUA VOCE SI UNISCA ALLA NOSTRA PER DIRE ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI IMPORSI VERSO LE ALTRE ISTITUZIONI E FAR SI CHE IL PROGETTO TANGENZIALE SIA REALIZZATO.

mercoledì 25 aprile 2007

LETTERA 3

Confermo il pieno appoggio all' idea del gruppo di minoranza Dimmi, di lasciare la decisione a tutta la popolazione sulla scelta di avere la Tangenziale a Vado, quindi ben venga un referendum al riguardo.
Io in merito sono favorevole alla trasformazione dell'attuale autostrada in tangenziale, in quanto ne sono direttamente interessato. Infatti sono costretto a subiere costantemente le conseguenze negative di una via ( Val di Setta ) che è molto trafficata, soprattuto da veicoli pesanti, e lo sarà sempre di più.
L'unica soluzione per il bene e la sicurezza non solo personale, ma di tutto il paese rimane la trasformazione dell'autotsrada in tangenziale, soluzione che penso sia condivisa da tutti e occasione da prendere al volo, che non si ripetera' una seconda volta in futuro.
Sarei grato, sicuro che ci saranno sviluppi di ricevere informazioni.

Lettera firmata

LETTERA 2

Gentili signori,

desidero ricevere ed essere informato su eventuali iniziative riguardanti la realizzazione della tangenziale a Vado.

Distinti saluti

Lettera firmata

LETTERA 1

Ho letto il vostro articolo informativo in "La voce comune".
Sono residente nel comune di monzuno e sono interessata a sapere come procede la trattativa. Se fate una raccolta firme, io con la mia famiglia ci siamo!

Grazie

Lettera firmata

W IL SITO DEL COMUNE DI MONZUNO!!!!!

no, dico, ma lo avete visto il sito del comune di Monzuno?
tanto per non fare capire niente si mettono insieme cose che poco o nulla hanno a che fare con il problema del traffico o addirittura con il buon senso.
Un gran mucchio di propaganda (si cita addirittura un TEATRO POLIFUNZIONALE) e, solo in coda, come fosse un argomento di secondo ordine, un po' di EDILIZIA CONVENZIONATA.
E se fosse questo il vero e unico scopo di questa operazione unica in Italia e cioè di demolire una infrastruttura esistente con centinaia di località italiane che fanno la fila per avere una tangenziale che non hanno.
Insomma, mi pare che in questo caso il "cui prodest" (a favore di chi si fa una certa cosa) sia la domanda da porsi.
L'ammistrazione sta spianando la strada a qualche costruttore amico?
enrico montevecchi

lunedì 23 aprile 2007

I CITTADINI CI SOSTENGONO

Vorremo riporta una lettera che ci è giunta la nostro indirizzo di posta elettronica da un abitante della zona. Una lettera che prendiamo ad esempio di molte altre.

Esprimo sicuramente parere FAVOREVOLE alla tangenziale di Vado per ovvi motivi di inquinamento del paese causato dal passaggio di numerosi autocarri che trasportano il terreno destinato alla costruzione di piastrelle in ceramica nella zona di Sassuolo, traffico molto sostenuto e soprattutto pericoloso per gli abitanti.

Io abito a Montorio ma avendo vissuto a Vado per molti anni ho mantenuto le mie abitudini in questo paese (banca, Coop, dottore, farmacia, ecc.) e quindi mi reco spesso, però se dovessi andare a Sasso Marconi o Bologna che senso avrebbe transitare per Vado quando, se vi fosse un tangenziale, si potrebbe evitarlo.

Quindi tengo a ribadire che la tangenziale NON ALLONTANEREBBE I SUOI "CONSUMATORI" che si recano nei vari esercizi del paese ma servirebbe ad alleggerire il traffico nel centro del paese nel caso necessiti proseguire oltre senza fermarsi a Vado.

Purtroppo non posso partecipare alla riunione del 2 marzo p.v. per impegni già programmati.

Grazie. Maestri Massimo - Montorio -

IL COMITATO IN PROVINCIA

Venerdì 16 aprile il comitato è stato ricevuto in provincia. In questa sede abbiamo spiegato le nostre ragioni e consegnato le oltre 700 firme raccolte fra la cittadinanza.

Ecco il testo che abbiamo letto in provincia:

A nome del comitato ringrazio la commissione consiliare e in particolare l’Assessore Prantoni per averci ricevuti per ascoltare le nostre ragioni. Dai giornali sappiamo che lei, assessore, è particolarmente attento e sensibile a casi come il nostro: di miglioramento della viabilità stradale. Ne abbiamo avuto un esempio con la felicissima soluzione della bretella che unisce il casello di Sasso Marconi – Cinque Cerri al paese. Quindi ci sentiamo fiduciosi, comunque vada l’esito finale, perché abbiamo davanti interlocutori di piena fiducia. Ci sentiamo di ringraziare il consigliere Leporati, anche se lo riteniamo parte interessata essendo un ex-vadese con la madre abitante tutt’ora a Vado. Questa udienza la sentiamo come un atto di democrazia della quale ne sentivamo il bisogno. In un certo senso ci riconcilia con le istituzioni. Almeno la provincia.

La tangenziale di Vado si farà? Noi portiamo il nostro SI, avvallato da queste firme dei cittadini di Vado raccolte spontaneamente in un sondaggio fatto alla buona. Non un referendum come il Sindaco ipotizzerebbe, suggeritogli dalla minoranza consiliare.
C’è una curiosità che vale la pena sottolineare: esattamente 70 anni fa, gli abitanti di Vado ebbero l’opportunità della dismissione della ferrovia di servizio per la costruzione della direttissima Bologna – Firenze di farsi una circonvallazione. Così la chiamarono allora. Anche allora era già realizzata per l’80%; bastava seguire il vecchio tracciato della ferrovia. L’unico problema, come oggi, era il riallacciamento con la provinciale a sud, cioè verso Firenze. Oggi abbiamo la dismissione del pezzo di autostrada, ed anche oggi, l’unico problema è l’inserimento a sud verso Firenze, della tangenziale. Allora fu superato l’ostacolo, lo auspichiamo anche oggi.

La circonvallazione fu una scelta felice per Vado. Oggi fa parte della strada provinciale 325 ed è parte integrante della viabilità del paese. Ha costruzioni abitative su ambo i lati. Abbiamo la scuola media, materna e elementare a stretto margine della strada ( come potete vedere nelle foto allegate).
Abbiamo una tangenziale pronta all’80%, perché non completarla?
Altri paesi la invocano. Anche il nostro capoluogo Monzuno la sta costruendo, addirittura con i proventi dell’autostrada; perché Vado no? Chiediamo scusa se non abbiamo da esporre esaurienti elaborati tecnici, quel poco che presentiamo è roba nostra. Siamo un comitato di cittadini che si sono messi in moto quando hanno capito di dover difendere i propri diritti.
Qui di seguito elencheremo le argomentazioni che, a nostro parere, consigliano, alle istituzioni, di mantenere l’attuale tratto di autostrada che lambisce Vado e adibirlo a tangenziale:
SALUTE: è da circa 20 anni che gli abitanti si lamentano per come il traffico giornaliero “sfreccia”, nonostante i limiti di velocità, sulla Val di Setta, ex-circonvallazione, compresi anche i TIR delle cave Iris. Sollevano polvere e scarichi degni di essere controllati dall’Arpa. L’unica fortuna che ci è rimasta è che la nostra è una vallata abbastanza ventilata. I nostri figli vanno nelle tre scuole: materna elementare e media, tutte hanno finestre su via Val di Setta e non ci sono barriere o piante che fanno da protezione. Non sappiamo quantificare il numero degli automezzi che giornalmente transitano; noi pensiamo nell’ordine di qualche migliaio. Portarne una grossa percentuale fuori dal paese è sempre un fatto salutare. Ne guadagnerebbe la qualità della vita.
SICUREZZA: Togliere traffico da un’arteria principale del paese è di per se un fattore di sicurezza. Oggi, questo problema, è fortemente sentito. La possibilità di usufruire delle nostre strade in sicurezza, tanto più che, come abbiamo ricordato sopra tutte le nostre scuole si affacciano sulla strada è per i cittadini prioritario. Qualche rischio di incidente è già accaduto; non vogliamo saltare agli onori della cronaca nera, non vogliamo avere né morti, né colpevoli. Abbiamo anche la fermata dell’autobus che restringe la carreggiata ed essendo situate vicino agli incroci finiscono per togliere visibilità, aumentando la pericolosità. Non parliamo poi, di quando l’autostrada, per incidenti manda il traffico sulla provinciale 325 per scavalcare l’intoppo, allora è veramente l’inferno. Non si riesce ad attraversare nemmeno sulle strisce pedonali, se non a proprio rischio.
AMBIENTE E URBANISTICA: l’autostrada è del 1960, ha 47 anni. Degli attuali abitanti di Vado sono una piccola minoranza quelli che si ricordano come era prima. Poter avere una tangenziale vuol dire allontanare il traffico di passaggio dal centro del paese e liberarlo permettendo agli abitanti di vivere e di gestire i propri spazi urbani con traffico molto ridotto, diciamo strettamente locale. Dal comune, molti anni fa, fu fatto uno studio, una proezione del futuro di Vado. Le infrastrutture del paese (scuola e servizi vari), potevano sopportare fino ad una popolazione di 2500 abitanti, il superamento avrebbe travolto tutto l’impianto del paese. Siamo oltre. Lo spazio che si verrebbe a liberare distruggendo l’infrastruttura sarebbe spazio che l’autostrada strappò al letto del fiume, quindi dovrebbe essere terreno demaniale e non edificabile; creerebbe se resa edificabile una periferia avulsa dal paese. Parlano di parco fluviale; è da20 anni che lungo il Setta dovrebbe nascere un parco fluviale. La demolizione di due ponti, quello sul fiume e l’altro sulla direttissima Bologna – Firenze, siamo certi che creeranno problemi ecologici e ambientali di non facile risolvibilità. La trincea della Creda profonda 15-20metri e lunga 500-600 metri rimarrebbe come una ferita aperta, una frattura fra una parte e l’altra del paese. Non credo venga riempita e portata alla sua colmatura originaria. Costi elevatissimi e di improbabile esecuzione. Lasciata così diverrebbe ricettacolo di ogni immondizia. Ripetiamo e concludiamo:tutti vogliono una tangenziale, noi l’abbiamo già all’80%. La possibilità che possa venire distrutta ci riempiesi rabbia e amarezza, ed è per questo che siamo qui a perorare la nostra causa.

TANGENZIALE ?

Nel giornalino del Comune la Voce del Comune Informa n°5 del luglio 2006, il sindaco Andrea Marchi scriveva con enfasi sul problema della dismissione del tratto di autostrada di Vado: ”Attribuiamo alla questione una importanza fondamentale per il futuro della zona e del paese. Con la Regione, Provincia e altri comuni della vallata e Autostrade stiamo cercando di capire attraverso un’ indagine approfondita; le conseguenze e le opportunità che sono immaginabili a seconda che si confermi la scelta dello smantellamento completo della vecchia autostrada a Vado o la sua destinazione a tangenziale dell’abitato. Qualunque sarà lo sbocco finale, esso si realizzerà attraverso il massimo coinvolgimento della popolazione. La richiesta di un referendum da parte della minoranza consigliare rappresenta un ulteriore elemento in questo cruciale dibattito.” Siamo a fine ottobre e i cittadini di Vado vedono che la variante di valico ha già superato il paese, ha già dimesso la parte vecchia dell’autostrada che potrebbe essere usata come tangenziale.

Il Sindaco, di tutto quello che ha scritto, ha reso noto nulla ai cittadini, non ha creato l’occasione per realizzare “il massimo coinvolgimento della popolazione”. Evidentemente l’indagine approfondita non ha ancora toccato il fondo, dal momento che attribuisce alla decisione una “importanza fondamentale per il futuro della zona e del paese”. Con la Regione, la Provincia ed i Comuni interessati non sono ancora riusciti a capire se è valida la scelta della tangenziale. Considerando che già dalla fine del 2005 si è parlato che era già in atto questa indagine approfondita, fa pensare a due considerazioni: o è un parto molto difficile, e a questo noi non crediamo; oppure è un voler tirar per la lunghe, per motivi a noi decisamente sconosciuti, ed certo che così non si potrà più realizzare. Tutto questo loro silenzio e questo comportamento ambiguo sembra dare una conferma della scelta già fatta da parte della giunta, che a tuttora, dopo ripetute richieste, non ha dato risposte minimamente convincenti per il loro non interesse verso questa opera indispensabile per la cittadinanza di Vado. Considerato che la quasi totale cittadinanza di Vado compresi i cittadini di fede e simpatizzanti del PDS, (che poco tempo fa ,hanno avuto un incontro a Vado con la propria segreteria di partito,riuscendo ad ottenere un loro impegno per la costruzione della tangenziale),sono molto delusi per come l’amministrazione comunale li sta trattando. Se le cose andranno avanti così siamo certi che la variante di valico sarà finita e noi staremo ancora qui ad aspettare se la tangenziale di Vado è fattibile o no (Vedi nodo di Rastignano). A Sasso la” bretella” che unisce la vecchia uscita del casello con il nuovo casello dei Cinque Cerri usufruisce del vecchio tracciato e questa strada la usiamo anche noi della vallata del Setta per arrivare alla Porrettana. E’ una soluzione validissima come lo sarà lo Nuova Porrettana che affiancherà l’Autosole.

Perché non dovrebbe essere valida e quindi fattibile la tangenziale di Vado. Il comitato pro tangenziale ha già fatto richiesta , all’amministrazione comunale, per un consiglio comunale aperto agli interventi del pubblico, da svolgersi a Vado. Stiamo aspettando una loro risposta (sperando che sia imminente), nel frattempo cercheremo di tenere informati i cittadini, di come progrediscono le cose, tramite tutti i mezzi d’informazione in nostro possesso.

PERCHE' IL COMITATO

Abbiamo deciso di formare un comitato che osservi, con attenzione lo svolgersi dei lavori della variante di valico e anche della, per noi decisiva, situazione del tratto di autostrada che dovrebbe essere utilizzato come tangenziale per Vado”.
Riteniamo che il mantenimento della struttura e la sua trasformazione in tangenziale possa migliorare la qualità della vita a Vado. Infatti, il traffico verrebbe smistato verso la tangenziale risolvendo così i problemi di inquinamento acustico e di inquinamento del centro del paese. Inoltre si potrebbe realizzare una nuova urbanistica del paese rendendolo più a misura d’uomo. Crediamo che da questa soluzione e cioè che con il mantenimento della tangenziale ne possano trarre vantaggio tutti i cittadini, per fare alcuni esempi: la scuola elementare non verrebbe più a trovarsi su una via trafficata, il centro potrebbe divenire un “salotto”, per esposizioni, eventi e altre manifestazioni che servano per ridare vita al paese, da questo potrebbero trarne beneficio anche i commercianti che con più persone vedrebbero crescere il loro giro d’affari.
Siamo anche convinti che non ci dovrebbero essere svantaggi; infatti, la maggior parte dei comuni della provincia di Bologna si è dotata di tangenziali.
Maurizio Marzadori