domenica 27 maggio 2007

ECOMOSTRO 3

NON ESSERE UN DORMITORIO: OCCORRONO SERVIZI, IMPIANTI SPORTIVI, UN TEATRO POLIFUNZIONALE ED ANCHE EDILIZIA CONVENZIONATA.

MIGLIORARE LA VIABILITA' ED I PARCHEGGI: SI POSSONO SPOSTARE I DUE DISTRIBUTORI ORA A RIDOSSO DELLA SCUOLA ELEMENTARE, COSì COME SAREBBE POSSIBILE SPOSTARE IL SUPERMERCATO.

SICUREZZA PER IL PAESE DI VADO: CON LA DEMOLIZIONE E' PREVISTA LA MESSA IN SICUREZZA DELL'ABITATO DI VADO, DALLA PROBABILE PIENA CENTENARIA DEL FIUME SETTA, MEDIANTE IL PROLUNGAMENTO DELL'ARGINE (DAL PONTE VERSO LA COVA AL MURO DI SOSTEGNO ESTERNO DELL'AUTOSTRADA DA DEMOLIRE).

MANTENERE LA VECCHIA AUTOSTRADA SIGNIFICA SOLO AVERE PIù ASFALTO; LA STRADA PROVINCIALE CHE ATTRAVERSA IL PAESE DI VADO RESTA TALE E QUALE, NON DIVENTA UN GIARDINO FIORITO.

Mantenere la vecchia autostrada significa evitare altre manomissioni del territorio, significa togliere dalcentro il traffico di passaggio, quello che non ha bisogno di fermarsi, significa abbassare l'inquinamento, riprogrammare gli spazi necessari alla vita dei residenti, dotare il paese di un parco fluviale risistemando l'alveo e le rive, ricavando spazi ricreativi e sportivi, significa riprogrammare parcheggi e aree di sosta e ridisegnare la rete stradale interna dell'abitato. Ma queste sono le normali azioni che è lecito attendersi da un'amministrazione attenta ai bisogni dei propri amministrati.

RECUPERARE IL TERRITORIO E' UN VALORE PER LA COMUNITA' DI MONZUNO, PERCHE' SI RIQUALIFICA TERRENO DEMANIALE (CIOE' DI TUTTI).

Il territorio demaniale, è meglio saperlo, non è di tutti. Non nel senso che intende l'autore. E' invece un bene disciplinato danorme generali nazionali o regionali sottratto ad un uso di qualcuno, imprenditore, costruttore o comune. Inoltre, la legislazione in vigore nazionale o regionale, non ammette occupazione non solo dell'alveo del fiume (quello della piena centenaria), ma anche delle rive fino ad una distanza di 150 metri. Non c'è possibilità, dunque, di utilizzare aree fluviali e di risopetto fluviale per costruire, sia pure case popolari. L'esperienza che il nostro paese ha accumulato, gli effetti devastanti delle alluvioni sull'abusivismo osugli insediamenti in terreni vincolati dovrebbe far riflettere.
Il timore è che, dietro a motivazioni pseudonobili, di ecologismo di bassa fattura, si nascondano mire assai poco nobili: interessi di qualcuno, con l'avallo dell'amministrazione comunale a scapito dell'interesse più generale della popolazione.

SARA' INFINE IMPORTANTE UN CONFRONTO CON LAPOPOLAZIONE SU DATI AGGIORNATI E CERTI.

Un confronto serio richiede che non si bari nè sulle azioni nè sulle motivazioni. In caso contrario, non si avrà un confronto mail tentativo di imporre una soluzione utile solo a qualcuno, portando a supporto i risultati di grandi studi commissionati a grandi aziende, con grandi costi: e scarsa utilità per la popolazione.

Romano Zunarelli


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